Quando si parla di serbatoi interrati si intendono tutti quei contenitori di stoccaggio dei quali non siano direttamente visibili e ispezionabili le totalità delle superficie esterne, infatti in caso di perdite o danni, queste situazioni comportano un potenziale rischio di contaminazione: occorre quindi prevedere una prova tenuta serbatoi interrati e una manutenzione periodica.
Il Regolamento d’igiene e le linee guida dell’Arpa definiscono la frequenza con cui effettuare la prova di tenuta sui serbatoi interrati:
Per i serbatoi a doppia camera invece il controllo è previsto dopo il quindicesimo anno.
Una corretta gestione dei serbatoi interrati, dall’installazione, al controllo durante l’esercizio fino all’eventuale dismissione riduce il rischio di possibili danni all’ambiente e alle persone.
Tra i vari problemi le perdite possono dare origine a:
Le prove di tenuta dei serbatoi interrati si effettuano su diversi tipi di serbatoi e altri manufatti che contengono qualsiasi tipo di liquido: compreso il gasolio, la benzina, e qualsiasi composto chimico.
Per prevenire il deterioramento dei serbatoi interrati è possibile verificare contemporaneamente, e con una sola prova, l′eventuale presenza di danni o situazioni a rischio. I serbatoi interrati sono soggetti ad aggressioni da parte di ossidi, specie sul fondo e da correnti galvaniche che li corrodono dall′esterno.
È possibile verificare contemporaneamente con una sola prova l′eventuale presenza dei diversi fenomeni anomali e porvi tempestivamente rimedio, ad esempio, con il sistema denominato Tank Test System.
I serbatoi sui quali si possono effettuare le prove di tenuta possono essere interrati o parzialmente interrati e realizzati con qualsiasi materiale.