Gli impianti elettrici, in barca, possono essere a bassa tensione (12 o 24 V) oppure a 220 V, a corrente alternata; i primi vengono di norma utilizzati quando si è in navigazione oppure all’ancora, i secondi sono utilizzati quando la barca è ormeggiata in banchina e può quindi essere collegata alla rete di terra. Gli impianti elettrici a bassa tensione, non pericolosi in caso di contatto con l’uomo, hanno però un maggiore rischio di incendio, a causa del surriscaldamento degli amperaggi utilizzati per soddisfare le utenze: da qui, la necessità di utilizzare cavi elettrici di sezione più elevata. Sono invece più “a rischio” gli impianti da 220 V a corrente alternata che, potendo essere collegati alle prese in banchina, richiedono l’installazione dei cosiddetti “salvavita” (o interruttori differenziali) che in automatico, in caso di dispersioni elettriche, disattivano l’impianto. Come negli impianti civili, in cui il cavo di terra è collegato ad un pozzo dove scaricherà la corrente in caso di pericolose dispersioni elettriche, anche in barca si pone il problema della messa a terra, quando si parla di corrente a 220 V. Qualora non si avesse a disposizione un impianto con questo voltaggio, disponendo di una barca a vela è comunque consigliabile dotarsi di un elemento di messa a terra per scongiurare il rischio di fulmini causato dall’albero.
Nel caso di navigazione all’ancora non si pone il problema delle differenti tensioni elettriche nel mondo, vengono infatti sfruttate le prese a bordo mentre se si attracca in porto di un Paese straniero è necessario prenderle in considerazione. Non in tutto il mondo, infatti, gli standard elettrici sono identici: ci sono Stati con frequenze da 50 o 60 Hertz, Stati in cui la tensione nominale della rete di distribuzione BT raggiunge i 220-240 volt, oppure luoghi in cui la corrente la si ha tutto il giorno, altri in cui è possibile usufruirne solo in alcune ore. Ecco dunque che, conoscere queste differenze, è fondamentale così come è importante scegliere il generatore marino perfetto per la propria imbarcazione.
Nel mondo ci sono due principali sistemi elettrici: 220-240 volt, con frequenza 50 Hertz (in quasi tutto il mondo) e 110 – 120 volt, con frequenza 60 Hertz (Centro e Nord America, Giappone dell’ovest). A Tokyo si trova un sistema elettrico da 110 – 120 volt a 50 Hertz, a Manila uno da 220 – 240 volt a 60 Hertz. Anche nello stesso continente, tensione e frequenze variano di Paese in Paese: diventa quindi fondamentale informarsi prima della partenza, per conoscere quale comportamento adottare una volta giunti al porto.
Paesi con tensione domestica a 220 V e frequenza 50 Hz: Afghanistan (qui la tensione varia tra i 160 e i 280 V), Albania, Andorra, Angola, Antille Olandesi, Argentina, Armenia,Azerbaijan, Azzorre, Bangladesh, Benin, Bielorussia, Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun, Capo Verde, Ciad, Cile, Cina, Comore, Congo – Kinshasa, Corea del Nord, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Gabon, Gibuti, Grecia, Guinea, Guinea-Bissau, Guyana Francese, Hong Kong, Irlanda del Nord, Isole Baleari, Isole Canarie, Isole Fær Øer, Kazakistan, Kirghizistan, Lesotho, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macao, Marocco, Macedonia, Madagascar, Madeira (Portogallo), Mali, Martinica, Mauritania, Moldavia, Mozambico, Namibia, Niger, Nuova Caledonia, Paraguay, Repubblica Centrafricana, Reunion, Russia, Senegal, Serbia e Montenegro, Siria, Somalia, Sudafrica, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Ucraina, Uruguay, Uzbekistan, Vietnam, Zimbabwe.
Paesi con tensione domestica a 230 V e frequenza 50 Hz: Algeria, Austria, Bahrein, Belgio, Bhutan, Botswana, Bulgaria, Città del Vaticano, Congo-Brazzaville, Costa d’Avorio, Croazia, Danimarca, Dominica, Eritrea, Estonia, Finlandia, Francia, Gambia, Gaza, Germania, Ghana, Giordania, Grenada, Guadalupe, India, Indonesia, Iran, Iraq, Irlanda, Islanda, Isole del Canale, Israele, Laos, Liechtenstein, Malawi, Maldive, Mauritius, Mongolia, Myanmair, Nepal, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Palistan, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Saint Vincent e Grenadine, Samoa, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Sudan, Svezia, Svizzera, Tanzania, Tunisia, Turchia, Ungheria, Yemen, Zambia.
Paesi con tensione domestica a 110 V e frequenza 60 Hz: Anguilla, Belize, Colombia, Cuba, Guam, Haiti, Honduras, Panama, Repubblica Dominicana, Taiwan.
Paesi con tensione domestica a 230 V e frequenza 60 Hz: Antigua, Corea del Sud. Montserrat, Saint Kitts e Nevis.
Paesi con tensione domestica a 220 V e frequenza 60 Hz: Arabia Saudita, Brasile, Filippine, Perù.
Paesi con tensione domestica a 127 V e frequenza 60 Hz: Aruba, Ecuador, Messico, Suriname.
Paesi con tensione domestica a 240 V e frequenza 50 Hz: Australia, Italia, Kenya, Kiribati, Kuwait, Malta, Nauru, Nigeria, Oman, Papua Nuova Guinea, Qatar, Regno Unito, Santa Lucia, Seychelles, Tonga, Uganda.
Paesi con tensione domestica a 120 V e frequenza 60 Hz: Bahamas, Bermuda, Canada, Costa Rica, Guatemala, Isole Cayman, Isole Vergini, Micronesia, Nicaragua, Samoa Americane, Stati Uniti, Venezuela.
Paesi con tensione domestica a 240 V e frequenza 50 Hz: Brunei, Cipro, Fiji, Guyana, Isola di Man, Isole Cook, Isole Falkland, Malesia.
Luoghi con tensione domestica particolare:
Barbados (115 V e frequenza 50 Hz)
El Salvador, Trinidad e Tobago (115 V e frequenza 60 Hz)
Giappone (100 V e frequenza 50 /60 Hz)
Libano, Giamaica (110 V e frequenza 50 Hz)
Liberia (120/240 V e frequenza 50/60 Hz)
Libia, Monaco (127 V e frequenza 50 Hz)
Okinawa (100 V e frequenza 60 Hz)
Tahiti (127/220 V e frequenza 60 Hz)