Frigoriferi per imbarcazioni e barche: guida all'acquisto

Che si tratti di una breve gita o un viaggio in nave non si vuole mai rinunciare ad avere a disposizione bevande e bibite fresche. Dimenticando per un attimo la “borsa refrigerante” della nonna, vediamo quali sono le caratteristiche da considerare prima dell’acquisto di frigoriferi per imbarcazioni e barche.

La dimensione

A meno che non si disponga di un panfilo (e probabilmente in questo caso non si va su internet a cercare consigli) in barca si sa che gli spazi sono fondamentale. Un buon frigo per barche deve quindi essere capiente ma compatto.

La potenza

Subito dopo la dimensione, primo e irrinunciabile vincolo, si deve considerare la potenza. Una prima considerazione infatti riguarda la temperatura. Rispetto ad un uso domestico i frigoriferi per imbarcazioni possono essere sottoposti a temperature esterne più elevate ed oscillanti. Quindi la potenza deve essere tale, in base all’utilizzo, da consentire un buon raffreddamento anche se l’ambiente esterno ha temperature elevate.

Il rumore

Come per i condizionatori anche per i frigoriferi ci sono diversi modelli più o meno rumorosi. E questo è un fattore da considerare, sempre che uno non abbia il panfilo, in quanto se si decide di passare la notte a bordo lo si fa (anche) per dormire e un motore che deve per forza rimanere sempre acceso (quello del frigo) non deve essere d’intralcio o spingerci a salpare prima del dovuto.

La capienza

A seconda delle esigenze si possono valutare modelli più o meno capienti, con o senza freezer. La capienza si misura in litri e a seconda anche della collocazione (a scomparsa per le cucina o adatti per altri ambienti meno adatti) si va da un minimo di 25 litri per quelli a cassetto fino anche ai 200 litri per i modelli più grandi adatti ad uno yacht. Quando è presente il freezer i litri sono solitamente indicati separatamente.

La stabilità

Questo va considerato per diverse caratteristiche del prodotto, non solo per la collocazione su cui, una volta definita, è possibile lavorare per fissare al meglio il frigo da barca.
La stabilità riguarda ad esempio:
– la chiusura (diversa da quelle dei frigoriferi tradizionali)
– il compressore che deve poter funzionare perfettamente e non risentire di scossoni anche se si trova inclinato per brevi e ripetuti periodi (pensiamo soprattutto nei casi delle barche a vela)
– gli scaffali, i bordi e la struttura interna che devono essere progettati per mantenere saldi cibi e bevande

I consumi

Ultimo, ma non meno importante, l’aspetto legato all’alimentazione e al consumo visto che, sempre a differenza degli usi domestici, in barca non si dispone di corrente illimitata. A questo proposito, tra i frigoriferi nautici disponibili, ce ne sono alcuni che possono essere alimentati ad energia solare.

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